30 Maggio 2013

Cadute, un rischio per i pazienti con artrite reumatoide

Cadute, un rischio per i pazienti con artrite reumatoide

Quasi un paziente con artrite reumatoide su tre, indipendentemente dall’età, sarà vittima di cadute almeno una volta all’anno, con il rischio di infortuni anche gravi. È il risultato di uno studio dell’Univeristà di Manchester, che offre per la prima volta una panoramica chiara dell’entità del problema.

Secondo i ricercatori, valutando una serie di fattori di rischio sarebbe possibile prevedere gli incidenti, e dove necessario, instradare i pazienti in specifici programmi di prevenzione e di riabilitazione. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Arthritis Care and Research.

Nello studio sono stati seguiti 559 adulti affetti da artrite reumatoide, di età compresa tra i 18 e gli 88 anni. I pazienti sono stati tenuti sotto controllo per un anno, e la frequenza dei loro incidenti è stata valutata chiedendo loro di tenere un diario mensile delle loro cadute, e attraverso verifiche telefoniche da parte dei ricercatori. Al termine dello studio, 535 dei partecipanti erano caduti almeno una volta.

“Il nostro studio dimostra che gli adulti con artrite reumatoide corrono un elevato rischio di cadute ripetute”, spiega Emma Stanmore, ricercatrice che ha guidato lo studio. “La paura di incidenti e le lesioni riportate possono portare poi ad uno stile di vita sedentario, che diminuisce la forza dei muscoli, aumentando a sua volta la probabilità di cadere”.

Secondo i ricercatori, lo studio dimostrerebbe che le cadute non sono eventi casuali, ma che possono invece essere previste e possibilmente prevenute valutando alcuni specifici fattori di rischio. I problemi alle articolazioni causati dalla malattia, l’utilizzo di farmaci psicoattivi per curare ansia, depressione e problemi di sonno, e l’affaticamento, sono infatti sintomi che andrebbero tenuti sotto controllo dai medici, perché permettono di valutare quali pazienti devono essere sottoposti a fisioterapia, o inseriti in specifici programmi di prevenzione delle cadute. L’elemento che influenza maggiormente la probabilità di incidenti, comunque, sono le cadute precedenti: dallo studio è emerso infatti che ad un anno da una caduta aumenta di tre volte la probabilità di nuovi incidenti.

La rilevanza di questi incidenti domestici non va d’altronde sottovalutata. Nello studio infatti, oltre metà delle cadute hanno procurato ai pazienti lesioni moderate, come forti dolori e lividi, e in un decimo dei casi si è arrivati a gravi lesioni alla testa e fratture. Nell’8,8% dei casi inoltre è stato necessario un intervento medico d’emergenza.

 “Le cadute sono un grande problema per chi soffre di artrite reumatoide”, commenta  Alan Silman, direttore medico di Arthritis Research Uk, associazione che ha finanziato lo studio. “Incidenti e lesioni che causano infatti un peggioramento della qualità della vita per molti pazienti, e possono portare alla perdita di indipendenza, isolamento, depressione. Si tratta di una sfida che il sistema sanitario deve riuscire a risolvere”.

Fonte:  Arthritis Care and Research, DOI: 10.1002/acr.21892

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/acr.21892/abstract

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